Il diario ha compiuto quindici anni; per festeggiare i tre lustri di attività, si impegna in un'opera di più vasto respiro: "ogni giorno del diario è uno sguardo sul mondo attuale, sul bene e sul male, sulle avventure tristi e quelle allegre della vita, sugli uomini, le loro debolezze e le loro virtù, il loro coraggio e la loro paura (...) Ogni giorno di questo Diario Vitt 1963-64 è una finestra aperta sulla cronaca, sia quando si tratta di persone illustri, sia quando si intrattiene con i personaggi semi-sconosciuti di ogni giorno, un invito a riflettere, a meditare, a non 'bere' le notizie, ma a considerarle sotto ogni aspetto, morale e sociale, a misurarle con il metro della generosità e della lealtà"
Nel 1963-64 il Diario di Jacovitti compie quindici anni, tra pochi anni sarà adulto e potrà votare. Ma i suoi lettori non crescono, restano quelli dell'arco d'età delle scuole medie che essi frequentano: però cambiano, non sono gli stessi, e hanno altri metri di giudizio, altre esperienze di vita. Sono bambini e ragazzi che hanno qualcosa da spendere, per esempio, e la 'paghetta' settimanale è diventata una consuetudine anche in Italia. Sono bambini e ragazzi che viaggiano con i genitori, ma a volte anche da soli o con i compagni, che hanno smesso o stanno smettendo di andare 'in colonia', che non vivono più per strada ma frequentano circoli e palestre, oltre la solita parrocchia, che hanno imparato a sorridere e a ridere non guardando Totò ma guardando i Caroselli e leggendo Topolino e..... Jacovitti. [...]
Goffredo Fofi
("Gli anni d'oro del diario Vitt" - Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, 2006)
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