giovedì 10 gennaio 2013

I GIOVANI DEGLI ANNI SESSANTA pt 8 - Le convinzioni (La scelta democratica)

 
 
Credete nella bontà del metodo democratico?

 
alcune aggiunte alle risposte: gli italiani non sono ancora maturi per autogovernarsi democraticamente - I preti non dovrebbero interessarsi di politica - Attualmente non siamo in democrazia, e se questo è il metodo democratico, o dio aiutaci tu! - Gli italiani abbisognano di un pugno di ferro - In Italia sono tutti farabutti - Troppo spesso i rappresentanti eletti si sono dimostrati ben diversi da quel che dicevano di essere - La maggior parte degli uomini che sono al potere se ne infischiano degli altri - Non abbiamo uomini che amino veramente la Patria al di sopra dei loro interessi personali - La vera democrazia è un'utopia - L'Italia dovrebbe avere un'altra democrazia: quella odierna è semplicemente ridicola - Il metodo democratico è buono, ma preferirei la monarchia.

 

alcune aggiunte alle risposte: del metodo democratico in generale sì, non del metodo italiano - un metodo democratico che assicuri giustizia sociale, non divisioni classiste - sì, almeno in linea teorica; ma spesso si trasforma in dittatura della democrazia, vale a dire in anarchia velata - nel vero metodo democratico sì, ma è molto utopistico - purchè sia applicato con coscienza - quando però i cittadini ne sono coscienti - teoricamente sì, ma in pratica vedo crollare la sua validità - sì, ma in una democrazia di tipo inglese - non in quella attuale, perchè è una democrazia clerico-marxista - il sistema democratico è senz'altro il migliore, ma l'Italia è un tantino immatura - fino ad ora qualcosa ha fatto: vedremo in futuro - sì, un sistema democratico, però non troppo pianificato perchè lo Stato come imprenditore non vale niente, mentre un uomo libero si comporta con scioltezza e si uniforma ai tempi - purchè ci siano al governo uomini capaci - sì, ma che sia capace di mantenersi tale e non si trasformi in demagogia - dipende dalle persone.


 
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"I GIOVANI DEGLI ANNI SESSANTA" di Ugoberto Alfassio-Grimaldi e Italo Bertoni (Laterza, 1964)

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