mercoledì 13 febbraio 2013

I GIOVANI DEGLI ANNI SESSANTA pt 16 - Dove vogliono andare (l'emigrazione)

Se fosse possibile, emigrereste all'estero?
 
 
1953
 
 
alcuni si: In Italia si sta male - In Italia ormai sono chiuse tutte le strade - per trovare maggiori possibilità di vita e di lavoro - la patria è dovunque possiamo sistemarci meglio, come dice un aforisma latino

alcuni no: perché amo l'Italia - la patria è una sola - chi ama veramente la patria non si allontana da essa - anche se il concetto di patria è ormai superato, amo ugualmente l'Italia - sto bene in Italia, e poi tra breve, con l'avverarsi della Federazione europea e poi mondiale la parola estero non avrà più alcun significato



1963



alcuni si: andrei in Svizzera, paese di pace - non approvo la svolta a sinistra e gli Stati Uniti sono il paese più democratico e più ricco del mondo - in Oriente, perché in questi paesi c'è bisogno di gente istruita - un paese qualsiasi, purché vi si conduca una vita retta con criteri moderni - in Svezia, paese veramente democratico e progredito - in Polinesia per vedere paesi nuovi e perché mi piace la vita primitiva che vi si conduce - negli USA per cambiare aria e fuggire il modo di pensare italiano - in America, per raggiungere una prosperità economica maggiore - in Africa perché, non avendo un ordinamento stabile e definitivo, penso di trovarvi la pace
 
alcuni no: la patria è come la personalità, non si deve cambiarla - non vedo la ragione per andarmene, è un problema nuovo che non mi sono mai posto - il paese migliore è sempre il proprio, è difficile adattarsi a tradizioni e a usi diversi - andrei via solo se non trovassi lavoro - sarebbe una viltà, ed un riconoscere di non essere capaci di contribuire al progresso della nazione - solo se si creasse un clima contrario alle mie idee.
 
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"I GIOVANI DEGLI ANNI SESSANTA" di Ugoberto Alfassio-Grimaldi e Italo Bertoni (Laterza, 1964)
 
 

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